Rodin e Claudel Sans Felix - Fabio bix
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Rodin e Claudel Sans Felix

Un viaggio nel tempo, nello spazio, nelle forme e nelle parole auspicabili

di Fabio Bix
a cura di Serena Uberti

Inaugurazione: sabato 3 luglio 2021, dalle 17.00 – Fondazione Cominelli, San Felice del Benaco (frazione Cisano).

 

Dal 3 luglio al 1mo agosto

Da giovedì a domenica, 15.00 – 19.00
* Chiesa di S. Felice venerdì chiude alle ore 17.00
* Chiesa di Portese giovedì e sabato chiude alle ore 17.00
* Chiesa di S. Fermo domenica chiude alle ore 17.00

 

Opere esposte su tutto il territorio comunale:

Punto Zero – Fondazione Cominelli a Cisano,

Punto Uno – Parrocchia di Portese

Punto Due – Chiesetta di San Fermo

Punto Tre – 3/1 torre dell’ossario del cimitero di San Felice; 3/2 Chiesa S. Felice

Punto Quattro – Santuario S. Maria del Carmine

 

PUNTO OFF – ISOLA DEL GARDA

Punto ZERO: Fondazione Cominelli

– Benvenuto, Maestro, sarò il suo umile servitore.
– Mercì – rispose Auguste Rodin.
– Può scegliere di stare: già qui c’è abbastanza da contemplare. Ma, se vorrà, sarò lieto di condurvi nelle linee molli dell’intorno, fra terre e acqua, ulivi e falchi, a spasso fra tempo e logos, nello svelamento di ciò che è; o potrebbe; o che sareste se solo vi...
Il Maestro Rodin lo guardò dall’alto della sua diffidenza congenita. Ma nell’uomo vide occhi d’acqua e palmi aperti, malleabili come d’umida argilla.
– Sì, credo profitterò della sua disponibilità e mi lascerò condurre – rispose Rodin.
– La mia disponibilità nulla conta di fronte alla possibilità che lei può dare a se stesso. Io non sarò altro che la virgola fra una frase e l’altra, a separare i sensi nel comporsi delle frasi. Mi dica quando; io sarò il dove.
– Mercì beacoup – disse il Maestro. Ancora un pasticcino e andiamo

Punto UNO: Chiesa parrocchiale di Portese.
Titolo fotografia: Maria Grazia dell’inchino

Rodin, che giungeva da Cisano,
dalla cupola del campanile fu preso all’amo
già da lontano.
Nei pressi della chiesa scorse una donna avanzante.
Vestiva a strati d’organza,
ma erano nel passo e nel viso, il culmine dell’eleganza.
Hoi Maria, che grazia – pensò fra sé Auguste.
Ella parve leggervi il pensiero e, quando gli fu appresso,
piegò la sua figura in un inchino.
E così scivolò via, lasciandolo appeso al ricordo di Lei.

Punto DUE: Chiesetta e promontorio di S. Fermo.
Titolo fotografia: Madame d’Eau

L’arcigno Rodin, sul promontorio di S. Fermo, avvertì il suo corpo farsi malleabile.
Da marmo contratto ch’eran di solito, le sue membra si sfecero in umida creta.
Guardando la chiesetta inscritta in quel bosco
gli nacque un sorriso sul volto.
Pensava a quel nome, S. Fermo, e la sensazione in lui si espandeva.

Sì, ora capisco… anch’io sento il desiderio di stare, qui, fermo. Di non andare via mai più.

Lo sussurrò sul punto di scoppiare a ridere di gioia.
Il suo accompagnatore gli disse Venga, Maestro, non ha ancor visto il meglio.
Lo accompagnò in punta di promontorio, di fronte all’isola del Garda.
Tanto gli parvero immensa la vista e attraente l’isola,
che Rodin le definì un miraggio.

Punto TRE:
3/1 – Torre dell’Ossario – Cimitero di S. Felice
Titolo fotografia: Felicia amava andar per cimiteri

– Un cimitero al quale s’accede da una Torre come fosse un castello, io, vi giuro, non l’avevo visto mai – disse ammirato Rodin.

– Ma infatti un castello lo era, Maestro, mi segua e le mostro quel che ne rimane – rispose l’accompagnatore.

Camminando verso la torre dell’ossario incrociarono
una dama vestita di tutto punto e non poche virgole.
Era stranamente sorridente, come stesse in una corte passeggiando,
fra sculture e quadri e gioie dentro a scrigni
poggiati su tavolini intarsiati.

3/2 – Chiesa parrocchiale di S. Felice
Titolo fotografia: Donna fugata

Vi entrò dal lato destro, qui, Rodin.

– Non m’aspettavo tutto ciò, qui – borbottò.

Si sperse nelle scene e nei colori,
nel barocco delle virgole rischiò d’ammattirvi lo sguardo.
E dopo un tempo lungo,
sul lato opposto nell’uscire,
nel pianto d’una donna fugata rischiò l’annegamento,
riempita dalle sue lacrime la fonte battesimale…

Punto QUATTRO:
Santuario di S. Maria del Carmine.
Titolo fotografia: Il pellegrino vien andando.

A: Per avvicinarsi bisogna allontanarsi.
R: Da che? A cosa?
A: La meta è sempre la consapevolezza. Il viaggio è da noi in noi.
R: Foss’anche il sapere che era meglio non partire?
A: Sì, anche. Il luogo della stasi, se lo si pensa come tappa ultima di un andare, non sarà più il medesimo. Poiché noi stessi, arricchiti o delusi nelle orme e negli occhi spersi, saremo un altro sé.
R: O saremo altro solo se…?
A: Per saperlo non c’è che tornare nello specchio di partenza e ascoltarsi nel riverbero.
R: Sì. É ora di tornare.
A: Pronti a un altro andare?
R: Verso un nuovo essere?

Le cicale orlavano il silenzio della pausa.
Rodin e l’accompagnatore si sorrisero negli occhi.

A: Così si spera sia stato.
R: Oui… Alons…

Punto OFF:
In un’ottica di scoperta delle meraviglie del territorio si è pensato di inserire una tappa OFF sull’Isola del Garda, luogo fatato.L’isola – magnifica da molteplici punti di vista – è visitabile tramite visite guidate prenotabili direttamente sul sito www.isoladelgarda.com